Il Comitato Scientifico della Collezione Farnesina cura l’allestimento delle opere d’arte all’interno del Palazzo con l’intento di valorizzarle dal punto di vista storico-artistico, in armonia con l’architettura monumentale del Palazzo e con i lavori commissionati negli anni Sessanta, che sono parte integrante del patrimonio dello stesso edificio.
Il piano rialzato: dall’Atrio d’onore alla galleria di grafica, illustrazione e street art
Al piano rialzato, l’Atrio d’onore rappresenta l’accesso ideale al Palazzo e alla sua collezione. Qui trovano posto opere monumentali di Mario Merz, Sandro Chia, Osvaldo Calò e Michelangelo Pistoletto. Nel corridoio laterale, il percorso prosegue con una recente sezione dedicata alla grafica, all’illustrazione e alla street art, che ospita opere, tra gli altri, di 108, Francesco Tullio Altan, DEM, Francesca Ghermandi, Agostino Iacurci, Hitnes, Giulia Neri, Valeria Petrone, Giampaolo Pagni, Emiliano Ponzi, Stefano Ricci, Guido Scarabottolo, Sten & Lex, Elisa Talentino, Gianluigi Toccafondo, Olimpia Zagnoli, e si conclude con il grande murale realizzato da Alice Pasquini.
Primo piano: i saloni del piano nobile e il Novecento
Attraverso lo scalone si accede al piano nobile, dove sono allestiti i lavori di artisti fra i più rappresentativi della storia dell’arte italiana del secondo Novecento. In particolare, nel ‘Salone d’onore’ è possibile ammirare opere di Afro, Gastone Novelli, Emilio Vedova, Emilio Scanavino, mentre nella ‘Sala Forma 1’, che ha storicamente accolto il primo nucleo della Collezione Farnesina, sono esposte le opere degli artisti che avevano originariamente fatto parte del gruppo omonimo, tra cui Carla Accardi, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Achille Perilli, Antonio Sanfilippo e Giulio Turcato.
Nel corridoio del Cerimoniale sono messe a confronto le ricerche cinetico-visuali di Getulio Alviani, Alberto Biasi, Agostino Bonalumi, Franco Costalonga e quelle di Arte Povera rappresentate da Jannis Kounellis, Mario Merz e Beatrice Merz. Nel corridoio della Segreteria Generale si presentano diverse declinazioni del post-moderno e del ritorno alla pittura, con opere di Mario Merz, Corrado Cagli, Giorgio Griffa, Paolo Cotani, insieme a Luigi Ontani, Sandro Chia, Mimmo Paladino, Elisa Montessori, Alighiero Boetti e ad alcuni artisti esorditi sulla scena romana verso la fine degli anni Settanta e Ottanta come Nunzio e Alfredo Pirri. Completano il percorso le opere di Bice Lazzari, Renata Boero, Tomaso Binga e Mario Schifano.
L’intervento site-specific di Remo Salvadori caratterizza la ‘Sala de Grenet’, dove sono ancora presenti a documentare un piccolo nucleo di opere antecedenti la seconda guerra mondiale i cartoni di Mario Sironi e le sculture di Arturo Martini e Marino Marini, mentre nella ‘Sala Mosaici’, così chiamata per la presenza dei due grandi mosaici parietali realizzati negli anni Sessanta di Luigi Montanarini e Toti Scialoja, si ammirano le sculture Giò Pomodoro e Gino Marotta.
Il secondo piano: gli anni ’80 e ’90
Al secondo piano del Palazzo è rappresentata una selezione degli artisti e delle correnti attive tra gli anni Ottanta e Novanta, dal gruppo di San Lorenzo sino alle ricerche dei Nuovi Nuovi e Anacronisti, con opere, fra gli altri, di Ubaldo Bartolini, Bruno Ceccobelli, Ettore Consolazione, Gianni Dessì, Giosetta Fioroni, Omar Galliani, Giuseppe Gallo, Alberto Garutti, Felice Levini, Luigi Mainolfi, Giuseppe Maraniello, Umberto Mariani, Vittorio Messina, Piero Pizzi Cannella, Concetto Pozzati, Turi Simeti, Marco Tirelli, Maurizio Cannavacciuolo e Grazia Varisco.
Il terzo piano: Enrico Del Debbio e la storia del Palazzo
Il percorso al terzo piano illustra la complessa storia progettuale del palazzo della Farnesina, attraverso le riproduzioni dei disegni dell’architetto Enrico Del Debbio (dalla Collezione MAXXI Architettura, Archivio Del Debbio), sia degli esterni progettati nel corso degli anni Trenta che degli spazi interni dell’edificio, elaborati verso la fine degli anni Cinquanta.
Quarto piano: le ricerche del XXI secolo
Al quarto piano del Palazzo della Farnesina si trova una selezione di opere che testimoniano la pluralità di voci e di espressioni dell’arte contemporanea degli ultimi vent’anni, con un focus sulle giovani generazioni. I lavori qui presentati provengono da alcuni degli artisti che hanno partecipato alle diverse edizioni della mostra ITaliens presso l’Ambasciata d’Italia a Berlino (2010-2011) e dalla selezione effettuata dal Comitato Scientifico della Collezione. Sono presenti, fra gli altri, Vanessa Beecroft, Elena Bellantoni, Loris Cecchini, Daniela Comani, Cuoghi Corsello, Rä di Martino, Flavio Favelli, Elena Mazzi, Sabrina Mezzaqui, Liliana Moro, Luca Pozzi, Marta Roberti, Pietro Ruffo, Marinella Senatore, Federico Solmi, Vedovamazzei, Luca Vitone, Grazia Toderi.
Quinto piano: la galleria di fotografia
Il quinto piano è dedicato ai grandi maestri della fotografia, ai fotogiornalisti e artisti che utilizzano il mezzo fotografico nelle loro sperimentazioni. Oltre all’intero ciclo Mediterraneo di Mimmo Jodice, la raccolta comprende i lavori di Paola Agosti, Isabella Balena, Matteo Basilé, Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Massimo Berruti, Chiara Bettazzi, Antonio Biasiucci, Piergiorgio Branzi, Romano Cagnoni, Silvia Camporesi, Lisetta Carmi, Gea Casolaro, Sarah Ciracì, Luciano D’Alessandro, Paola Di Bello, Pietro Donzelli, Franco Fontana, Luigi Ghirri, Mario Giacomelli, Alex Majoli, Raffaela Mariniello, Davide Monteleone, Antonia Mulas, Ugo Mulas, Federico Patellani, Agnese Purgatorio, Mustafa Sabbagh, Paolo Ventura, Luigi Veronesi, Francesco Zizola e molti altri.
Lo Spazio Zero
Al pian terreno, invece, lo Spazio Zero ospita a rotazione alcune grandi installazioni: si possono ammirare gli interventi Love difference – Mar Mediterraneo e Terzo paradiso di Michelangelo Pistoletto, Materia prima di Fabrizio Plessi, insieme alle sculture di Carlo Lorenzetti e all’installazione-video di Carola Bonfili.