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"Il Viaggio" della Collezione Farnesina sul Giornale dell'arte
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“Il Viaggio” della Collezione Farnesina sul Giornale dell’arte

"Il Viaggio" della Collezione Farnesina sul Giornale dell'arte
"Il Viaggio" della Collezione Farnesina sul Giornale dell'arte

Nel numero di dicembre, «Il Giornale dell’Arte» – storica rivista italiana legata al mondo dell’arte e della cultura – dedica alla Collezione Farnesina uno dei cinque capitoli tematici a firma di noti storici e storiche dell’arte, che offrono un racconto inedito sulla raccolta d’arte contemporanea del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Nel focus “Il Viaggio”, disponibile anche online, Franco Fanelli, già vicedirettore di «Il Giornale dell’Arte», analizza le opere di Afro, Mimmo Jodice, Gastone Novelli, Michelangelo Pistoletto, Pietro Ruffo, Mario Schifano.

La spinta allo spostamento, al viaggio, non è sempre determinata da necessità materiali. Uno dei testi fondativi della nostra cultura, l’Odissea, racconta del lungo peregrinare di un uomo e dei suoi compagni che, mossi dalla volontà di ritornare a casa, intraprendono un viaggio destinato a diventare mito. Il seguito di quel viaggio è una nuova partenza, narrata da Odisseo a Dante Alighieri nella prima Cantica della Divina Commedia: l’eroe che ha conosciuto, sfidato e vinto l’inconoscibile e l’invincibile, è ancora assetato di conoscenza e salpa nuovamente verso l’ignoto. Il viaggio è talora necessità, ma è sempre conoscenza ed esperienza, è metafora dell’esperienza, nonché uno dei temi prediletti dall’arte e dalla letteratura. Non importa lo spazio percorso: Odisseo cantato da Omero giunge sino al nostro secolo attraverso l’Ulysses di Joyce, che altri non è se non il dublinese Leopold Bloom, la cui odissea borghese si dipana nei limitati confini geografici della sua città. Un nuovo viaggio nel mito e nella storia è quello intrapreso da Mimmo Jodice (1944) tra il 1990 e il 1995. Non poteva che essere un fotografo profondamente radicato a Napoli, nel cuore del Mediterraneo a guardarsi intorno e rendersi conto che, dalle sponde di quel mare, gli dei ci osservano. L’obiettivo di Jodice, nelle splendide immagini in bianco e nero della serie «Mediterraneo», frutto di ripetuti viaggi dalla Spagna al Medio Oriente, dalla Grecia alla Francia
del Sud, non si limita alla documentazione, ma aspira all’evocazione. Come gli eroi del mito, Jodice sa che affinché la divinità si riveli occorre mettere in campo tutta l’intelligenza e l’abilità di cui si dispone: nel suo caso, la tecnica e la sensibilità. Solo così marmi e bronzi, teatri antichi e colonne, manifesteranno il loro segreto, daranno la risposta che cerca l’umano che li interroga…

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